Il bollo auto è una tassa di proprietà che grava su chiunque possieda un’automobile immatricolata in Italia. L’importo da pagare viene calcolato anno per anno in base alla potenza del motore e, a partire dal primo gennaio 2007, anche sulla classe di emissioni inquinanti del veicolo in questione. Così, le vetture Euro 0, 1, 2 e 3 pagano una tassa di importo decrescente, ma superiore rispetto alle più recenti Euro 4 e 5. Le auto elettriche sono esenti dal bollo per i primi 5 anni, e godono successivamente di una riduzione del 75% rispetto alla tariffa base (sconto applicabile anche alle vetture a Gpl o metano). I veicoli con più di trent’anni e quelli di interesse storico costruiti da oltre vent’anni non sono soggetti alla tassa di proprietà, ma devono pagare un’imposta fissa di circolazione. Dal 2007, infine, è in vigore un “superbollo”, che prevede una maggiorazione del 50% rispetto alla tariffa base per tutte le auto con potenza superiore ai 100 kW. Calcolare l’importo del bollo è relativamente semplice: è sufficiente moltiplicare la tariffa prevista per il numero di Kilowatt consumati dalla propria vettura,
utilizzare l’applicazione online presente sul sito web dell’Automobile Club Italia (Aci) o
quella dell’Agenzia delle Entrate. Il primo pagamento del bollo deve essere versato entro l’ultimo giorno del mese in cui è stata immatricolata l’auto. Dopodiché, è necessario procedere al rinnovo annuale, che va effettuato entro la fine del mese successivo alla data di scadenza dell’ultima tassa pagata. In caso di ritardo bisognerà pagare una sanzione pari al 3,75% (entro 30 giorni dal termine), al 6% (entro 12 mesi) o al 30% del dovuto (oltre un anno). Il pagamento va intestato alla regione di residenza del proprietario dell’auto, e può essere effettuato anche telefonicamente o via internet (un servizio, quest’ultimo, disponibile solo per gli abitanti di Lazio, Lombardia, Abruzzo, Calabria, Basilicata, Emilia Romagna, Puglia, Toscana, Umbria, Trento e Bolzano).